In Italia il suo nome non dice niente. Ma in Francia un idolo: un po’ Raffaella Carr (per come adorata dalla comunit Lgbtq+), un po’ Mina (per la ritrosia), un po’ Fiorella Mannoia (per i capelli rosso fuoco). Sesso, morte e religione: i testi delle sue canzoni vanno a pescare nel nostro intimo, in archetipi ancestrali, i riferimenti sono alti: scrittori come Baudelaire e Edgar Allan Poe, Oscar Wilde e Virginia Woolf, ma anche — surprise — Francesco Alberoni (l’album Innamoramento prende spunto da un suo romanzo). Mylne Farmer, 59 anni, uno dei membri della giuria del Festival: accolta da un boato da grande star, alla prova dell’applausometro per gli altri era previsto solo il secondo posto. Personaggio singolare e misterioso, unica donna a essersi esibita allo Stade de France, la cantante francese che ha venduto pi dischi dagli anni ‘80 in avanti (30 milioni). Un culto che pu trasformarsi in ossessione: nel 1991 un fan spar a morte alla receptionist della sua casa discografica perch si rifiutava di dargli l’indirizzo del suo idolo. Fu in questo periodo che Mylne Farmer prese le distanze dal suo personaggio pubblico e divenne sempre pi discreta.
Amazon le ha dedicato un documentario in cui ha rivelato qualcosa in pi di se stessa, una vita divorata dalla paura dell’abbandono: Mi ricordo un incubo ricorrente. Arrivo sul palco e la sala vuota. La paura viscerale dell’abbandono esiste in me fin dall’infanzia. Nell’epoca in cui ognuno con i social mette in scena il reality di se stesso, lei fa dell’assenza la sua presenza: Per me la riservatezza non una questione di timidezza o di protezione, non la coltivo. Per quanto possa ricordare, ho sempre considerato il riserbo come il mio santuario. Non avrei mai immaginato che, nel mondo ultra-connesso di oggi, la segretezza sarebbe diventata uno degli ultimi luoghi di libert. diventata una necessit, uno spazio vitale. Il suo un successo trasversale: Credo di condividere con il mio pubblico il gusto per la differenza, per l’unicit. Come tutte queste persone, sento l’estrema difficolt di vivere ci che siamo. Bisogna lottare duramente per sopravvivere nell’uniformit. una miscela complessa di resilienza e rivolta. Disillusa, se non pessimista, coltiva i fiori del male: Penso che oggi aleggi un disincanto molto reale e doloroso. Ho l’impressione che pi passano gli anni, pi questo mondo non ci offre pi la possibile speranza di un re-incanto.
15 luglio 2021 (modifica il 15 luglio 2021 | 21:16)
© RIPRODUZIONE RISERVATA