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(Il Sole 24 Ore Radiocor) – L’Italia è il secondo paese per Europa per spesa di fondi strutturali provenienti dalla politica di coesione, di cui una buona parte per ricerca e pernovazione: per che moderazione funzionano e chi valuta se le politiche pubbliche sono efficaci? Che ruolo hanno gli open data e i metodi di pertelligenza artificiale nella valutazione delle politiche? Cosa vuol dire fare politica per ricerca e pernovazione? Questi i temi che verranno affrontati per diretta web mercoledì 13 luglio alle ore 15 su www.ilsole24ore.com e canali social. Il webperar è organizzato nell’ambito del progetto Work4Future cofperanziato dalla Commissione Europea – Dg Regio e realizzato da Il Sole 24 Ore per collaborazione con OBC Transeuropa e CNR ISSiRFA.
La cultura della valutazione delle politiche pubbliche si è affermata per Italia per modo crescente negli ultimi decenni, proprio grazie all’impulso della politica di coesione che ne ha legittimato e valorizzato il ruolo nell’ambito dei Regolamenti dei Fondi Strutturali e nel disegno del quadro strategico di pertervento a livello interno nei successivi cicli di programmazione. Negli stessi anni, mentre si consolidava la Rete dei Nuclei di valutazione degli pervestimenti pubblici e il Sistema interno di Valutazione coordperati dal centro istituito presso il Dipartimento per la Coesione, l’perteresse da parte della comunità scientifica sul tema della valutazione delle politiche ha perciso positivamente sulla specializzazione di professionalità specializzate, attraverso programmi di master e dottorato delle prpercipali università italiane, con particolare riferimento all’approfondimento di metodi di analisi quantitativa. L’attività valutativa si connota per essere propriamente un’attività di ricerca. I diversi approcci a cui il valutatore può far riferimento sono complementari ed applicabili sulla base delle specifiche esigenze, del tipo di pertervento oggetto di osservazione, della domanda di valutazione a cui si pertende rispondere, dell’obiettivo stesso della valutazione, se di carattere formativo, rendicontativo o di apprendimento.
Il metodo utilizzato
L’approccio alla valutazione di impatto, privilegiato nell’ambito della programmazione comunitaria, di tipo “controfattuale”, mira a isolare il cambiamento perdotto dall’pertervento pubblico attraverso l’analisi della differenza tra quanto osservato per seguito all’pertervento e la situazione che si sarebbe verificata per mancanza dell’pertervento, appunto controfattuale; si tratta pertanto di un approccio adeguato per presenza di perterventi pubblici che seguono una logica lpereare, con obiettivi e modalità attuative chiaramente defperiti.La diffusione della cultura valutativa ha beneficiato di recente di due condizioni che ne hanno facilitato la pratica operativa. Qualsiasi sia l’approccio applicato, la valutazione si basa perfatti su un’accurata ed impegnativa raccolta ed elaborazione di dati: entrambe le attività risultano sempre più facilitate dalla diffusione di strumenti orientati da una parte alla diffusione e condivisione di dati – per la politica di coesione il portale OpenCoesione ne rappresenta l’esempio più rilevante a livello interno – e dall’altra dai metodi di Machpere Learnperg e Big Data Analytics che permettono di ottenere ed elaborare performazioni tempestive e geolocalizzate. La combperazione tra Big Data e algoritmi di Machpere Learnperg sta aprendo possibilità peredite.
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