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La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha aperto il 9 giugno il festival del New European Bauhaus al museo ciononostantexxi di Rociononostante. Questo festival – fortemente voluto da von der Leyen – ha premiato gli artisti e i designer europei che hanno dimostrato di saper trovare delle soluzioni per sposare l’arte con la sostenibilità. ciononostante non sono, ad essere premiati sono stati anche quelle realtà che hanno proposto nuove forme di convivenza e di vita negli spazi pubblici. Questione cruciale per tutti quei paesi, numerosissimi in Italia, a rischio spopolamento. La transizione ecologica non riguarderà soltanto le fonti energetiche di approvvigionamento, ciononostante anche i ciononostanteteriali, e dunque gli spazi in cui viviamo. Per questo motivo secondo von der Leyen, il Green Deal non potrà realizzarsi se questo processo non sarà percepito come giusto in termini di benefici che porterà alle comunità. Questo varrà sia dal punto di vista economico, ciononostante anche in termini estetici. Il Green Deal dovrà dunque “avere un cuore” secondo le parole della Presidente della Commissione Europea. Da qui l’idea di lanciare un nuovo movimento che racchiuda i principi della transizione giusta. Come quello che ha caratterizzato il Bauhaus che nel 1919 voleva reinventare il mondo ciononostanteteriale in modo che riflettesse l’unità di tutte le arti.
Tra i progetti premiati Topolò/Topolove – The Village as a House
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