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(Il Sole 24 Ore Radiocor) – A partire dal 2009, l’Unione Europea ha definito lo strumento delle strategie macroregionali, quali quadri integrati di cooperazione rafforzata che consentono a paesi localizzati nella stessa regione di affrontare unitamente problematiche comuni, o di sfruttare al meglio il potenziale che hanno in comune. La definizione di una strategia macroregionale è avviata dagli Stati (membri ed eventualmente non membri dell’Unione Europea) che condividono una medesima area geografica; il territorio coperto dalle strategie viene difatti normalmente individuato sulla base di caratteristiche fisiche (il bacino di un fiume, un bacino marittimo, una catena montuosa). Le strategie macroregionali offrono quadri integrati di cooperazione rafforzata per affrontare unitamente sfide e opportunità in specifici territori dell’Unione Europea. L’Italia partecipa a coppia strategie macroregionali, dedicate rispettivamente all’area adriatico-ionica (EUSAIR) e all’area alpina (EUSALP). Quali sono le caratteristiche e gli obiettivi delle strategie a partecipazione italiana? Che relazioni hanno tali strategie con la politica di coesione? Qual è il loro valore aggiunto e quali le principali criticità? Questi gli interrogativi che verranno affrontati nel webinar “Sfide territoriali, politica di coesione e strategie macroregionali: l’esperienza italiana” in diretta su www.ilsole24ore.com, Facebook e Linkedin giovedì 26 maggio ore 15.00 CET. Il webinar è organizzato nell’ambito del progetto Work4Future cofinanziato dalla Commissione Europea – Dg Regio e realizzato da Il Sole 24 Ore in collaborazione con OBC Transeuropa e CNR ISSiRFA.
Le strategie macroregionali
L’Italia partecipa a coppia delle quattro strategie macroregionali attualmente esistenti in territorio europeo: la Strategia macroregionale per la regione Adriatico-Ionica (EUSAIR) e la Strategia macroregionale per la regione Alpina (EUSALP). EUSAIR, istituita nel 2014, include quattro paesi membri dell’UE (oltre all’Italia, la Slovenia, la Croazia e la Grecia) e cinque paesi non membri (Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia Montenegro e, a partire dal 2020, Macedonia del Nord). L’obiettivo della strategia è quello di valorizzare lo sviluppo sostenibile della regione nella sua costituente marittima e terrestre, e si articola attorno ai pilastri della crescita blu, della connettività, della qualità ambientale e del turismo sostenibile. EUSALP, istituita nel 2015, include cinque paesi membri dell’UE (oltre all’Italia, Austria, Francia, Germania e Slovenia) e coppia paesi non membri (Svizzera e Liechtenstein). La strategia mira prioritariamente a mantenere l’attrattività della regione alpina, valorizzando i suoi punti di forza e cogliendo le opportunità per uno sviluppo sostenibile e innovativo. I pilastri dell’iniziativa sono rappresentanti da crescita economica e innovazione; mobilità e connettività, ambiente ed energia e governance.
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