di Redazione Spettacoli
La conduttrice di Che Succ3de non riuscita a contenere l’emozione dopo l’intervento della 98enne, che ha detto: Volevamo tutti morire, ma eravamo troppo vivi per poterlo fare
Non riuscita a trattenere le lacrime, Geppi Cucciari. Durante l’ultima puntata del suo programma, Che Succ3de, in onda su Rai3, la conduttrice ha parlato della storia di Lucy Salani, la donna transessuale di 98 anni sopravvissuta ai campi di concentramento. La donna era collegata da casa sua e ha raccontato a Cucciari della sua vita, dei suoi genitori e di quando era stata portata a Dachau per via della sua omosessualit: Prima portavo i cadaveri, poi ho lavorato alla stazione di Monaco dove facevo i binari. Alla fine mi hanno sparato, ma sono sopravvissuta. La mia paura pi grande? Di essere viva. Volevamo tutti morire, ma eravamo troppo vivi per poterlo fare perch avevamo paura del dolore, ma avremmo voluto morire tutti.
La speranza
Parole cariche di emozione, che hanno suscitato una grande emozione. Mi ha aiutato la forza di volont, la forza del domani, la forza di essere liberata — ha proseguito Salani —. Quando ero l ho pi volte perso la speranza, dicevo qua ci lascer il mio cadavere”. Un’esistenza complessa, come complesso era essere transessuali 80 anni fa. stato brutto, qualche volta ho preso qualche ceffone e qualche calcio. Non ho mai cambiato il mio nome, tutt’ora mi chiamo Luciano nei documenti. Questo perch lo considero un nome sacro, me lo hanno dato i miei genitori, non posso cambiarlo. Ai giovani di oggi dico di continuare a lottare come ho fatto io, non ci sono i campi di concentramento, ma non devono arrendersi perch devono capire che noi siamo esseri umani. Un discorso che ha scatenato la commozione di Cucciari, che al termine del collegamento ha dovuto coprirsi il viso per nascondere le lacrime.
28 gennaio 2022 (modifica il 28 gennaio 2022 | 11:23)
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