I lavori davanti al bar Haiti a Savona
I cantieri per la nuova ciclopedonale di corso Vittorio Veneto e via Nizza
Arianna Codato
12 Novembre 2021
Savona – «Per tutto il tempo ci avevano detto che ci sarebbe stato uno slargo di tre metri e oggi scopriamo, con gli operai sul posto, che davanti al bar non avremo lo spazio per un piccolo dehors perché stanno facendo il parcheggio per le bici. Non ci meritavamo quest’ulteriore presa in giro». Susanna Alluigi, titolare dello storico bar Haiti delle Fornaci, ha le lacrime agli occhi mentre racconta l’ennesima amara sorpresa che i lavori per la nuova ciclopedonale di corso Vittorio Veneto e via Nizza, a Savona, le hanno riservato.
«Sono stati e continuano ad essere due anni davvero difficili, non nascondo le difficoltà che abbiamo affrontato per le chiusure, la pandemia e i disagi legati ai lavori per la nuova passeggiata ma questo davvero non lo meritavamo».
Giovedì mattina una squadra di operai ha avviato i lavori davanti al suo bar per il rifacimento del marciapiede. Vedendo cordoli e curve strane la titolare del bar ha chiesto spiegazioni agli incaricati facendo l’amara scoperta: «Non mi avevano mai parlato di uno stallo per biciclette, fino all’ultimo incontro con il Comune la scorsa primavera si è sempre parlato di un marciapiede largo tre metri – racconta Susanna – mi consolava l’idea, dopo tanti disagi pensavo a un piccolo dehors con l’ombrellone. Moltissime persone per i più svariati motivi vogliono stare all’esterno. Ho perso molti clienti tra pandemia, mancanza di parcheggi e disagi dei cantieri. Ora mi ritroverò pedane e parcheggi per le bici che sappiamo tutti che finiscono per diventare depositi di rottami».
Nella via laterale è stato allestito un piccolo spazio di tavolini esterno ma «quella vietta è una galleria del vento nessuno ci sta volentieri. Tutto questo non è giusto, ma non solo per me ma per tutte le attività. Nessuno è stato coinvolto. Ogni giorno ne scopriamo una nuova tra lampioni attaccati ai balconi, attraversamenti pedonali spostati dall’oggi al domani e spiazzi enormi senza senso. Possibile che questo posto per le bici non si potesse fare davanti ad un punto senza attività commerciali. Magari davanti alla spiaggia dove c’è uno slargo inutile enorme. Non avrebbe avuto più senso così? Sarebbe bastata un po’ più di onestà e coinvolgimento dei cittadini per evitare tanti problemi».
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