di Redazione Sport
Il centrocampista Locatelli conferma in conferenza stampa che viene seguita la stessa linea adottata agli Europei.
Contro il Belgio domenica pomeriggio allo Stadium di Torino, cos come era successo a Monaco di Baviera prima dei quarti di finale dell’Europeo, l’Italia si inginocchier contro il razzismo. Locatelli ha spiegato chiaramente la posizione degli azzurri, che non cambiata rispetto all’estate. Se i nostri avversari si inginocchieranno, lo faremo anche noi. E il Belgio si inginocchia sempre.
Un messaggio chiaro contro il razzismo. E proprio sul razzismo, Locatelli netto: Bisogna fare qualcosa e farlo subito. Noi giocatori dobbiamo esporci, ma anche le istituzioni devono farlo. Si parla di razzismo da tanto tempo, ma di concreto in questi anni non stato fatto niente. Chi protagonista di episodi di razzismo non deve pi entrare negli stadi. Servono decisioni drastiche. Il razzismo deve uscire dal calcio. Noi, per primi, ci siamo stufati di questa follia.
Agli Europei c’erano state polemiche perch gli azzurri si erano fatti trovare impreparati rispetto al tema. E quando, in occasione della terza partita del girone, i gallesi compatti si sono inginocchiati un minuto prima del calcio d’inizio, solo 5 degli 11 italiani hanno seguito il loro esempio. Ci sono state polemiche, la Federazione non ha mai preso una posizione definitiva lasciando libert di scelta ai giocatori, e alla fine lo spogliatoio ha deciso in modo salomonico, per l’inginocchiata flessibile. Pi una forma di rispetto per la sensibilit degli avversari che una reale e autonoma condanna del razzismo. E anche questa linea non piaciuta a tutti.
Di recente in Italia hanno tenuto banco i casi di Koulibaly, bersagliato di insulti durante la partita con la Fiorentina, e prima ancora era toccato a Maignan, durante la partita del Milan a Torino contro la Juventus, subire offese di stampo razziale. In entrambi i casi sono stati i calciatori destinatari delle offese a segnalare il caso, e di conseguenza si sono attivate indagini federali e penali, che hanno portato all’identificazione dei responsabili, poi puniti con il daspo.
8 ottobre 2021 (modifica il 8 ottobre 2021 | 21:58)
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